Il ritardo mentale (2)
In questo secondo articolo continueremo a vedere qualcosa dell'approccio pratico legato alla persona soggetta a ritardo mentale e ne approfitteremo per capire come si possa vivere tutti insieme a prescindere dalla disabilità ottenendo un'armonia di cui, appunto, tutti possano giovare.
Nel percorso di vita di una persona con ritardo mentale un fatto molto importante è la misura delle cose. Misurare è un concetto fortemente astratto che impieghiamo continuamente nella società attuale (basata sulla tecnologia). Un esempio assolutamente ricorrente è quello dei soldi. Il valore dei soldi non è univoco (vedi svalutazione) ma assegnato dalle più svariate situazioni per cui la misura del valore dei soldi è un meccanismo che abbiamo imparato a gestire ed impiegare da piccoli con un'enorme fatica di adattamento. Una caramella può costare "una moneta" ma, applicando il meccanismo della misura, che siano 20 centesimi di euro o 2 euro, assume un rilevante significato. Ciò, per molte disabilità mentali, non è vero. Una moneta è una moneta a prescindere dal valore che le può essere assegnato. Quindi, avere 3 monete da 1 centesimo di euro può essere meglio di avere una sola moneta da 1 euro.
La differenza, poi, tra moneta metallica e banconota viene molto sentita grazie alla differenza di materiale ma anche in questo caso, avere 3 banconote da 5 euro può essere più soddisfacente di avere una sola banconota da 100 euro. Se poi c'è da scegliere da banconote e monete metalliche la scelta ricade sulle banconote perchè sono più grandi ed evidenti.
Lo stesso meccanismo può essere applicato alle quantità misurabili in altri campi ma con interessanti varianti. Se dico "un pezzo di formaggio", l'integralità dell'oggetto (oggetto che forma un "uno") è sentita ma non la sua dimensione e quindi l'idea comune che un pezzo di formaggio possa pesare da alcune centinaia di grammi ad un chilogrammo (idea comune della maggioranza delle persone) non è presente.
Se vi dicessi di immaginare il volume di 3 etti di pizza avreste sicuramente dei problemi in quanto processo mentale che abbina almeno 2 quantità misurabili e quindi un alto livello di astrazione. Se però fossi un pizzaiolo e stessi tagliando in quel momento la pizza e voi ne voleste 3 etti circa iniziereste un complesso processo di approssimazioni successive basato su frasi "me ne dia un po' di più grazie" o "un po' meno grazie..." e correlereste la dimensione alla quantità che vi siete prefigurati, alla fame che avete, al piacere che la pizza vi procurerà, ecc. Questa serie di processi correlativi e di approssimazione è per lo più assente nelle persone soggette a ritardo mentale.
E' importante valutare gli effetti di questa mancanza. Se chiedi un po' di formaggio grattugiato per i tuoi spaghetti è automatico che valuti di prenderne poche decine di grammi in quanto sai di doverne lasciare agli altri commensali. Per una persona con ritardo mentale potrebbe essere accettabile prendere tutto il formaggio grattugiato disponibile e metterlo nei suoi spaghetti perchè il "formaggio grattugiato" è un'entità unica e le successive correlazioni non sono necessariamente implicate.
Le relazioni interpersonali sono una parte fondamentale della nostra vita e migliorarle significa migliorare la qualità della vita nella sua interezza. Se siamo avveduti di questi meccanismi possiamo evitare di essere inquieti quando si presentano situazioni similari ai modelli presentati. Inoltre possiamo adattarle ed in certo senso prevenirle in maniera tale da migliorare la coesistenza di tutti.
Le relazioni tra persone arricchiscono sempre tutti ed è compito proprio di tutti facilitarle al fine di ottenere il massimo della interazione. Se può essere vero che ti sei posto il problema: "perchè dovrei interagire con persone che hanno ritardo mentale o attività mentale ridotta" dovresti porti anche la questione del "ma sono proprio sicuro che il mio livello di coscienza o attività mentale sia al massimo possibile?" ed inoltre valutare che la crescita della nostra società viene sempre dalla diversità e mai dall'omologazione. Quindi, interagire con persone che hanno ritardo mentale è molto importante e dobbiamo essere pronti a farlo, sempre con amore, ma nella maniera più efficace, studiando.
Tornando all'esempio dell'appunto precedente relativo all'auto in cattivo stato che comunque non solo ha un valore affettivo ma svolge preziosi lavori di casa volevo sottolineare che qualsiasi cosa può essere correttamente indirizzata ed insegnata ad una persona con ritardo mentale tenendo conto che quell'azione non cambierà solo gli studenti ma anche gli insegnanti. Nel corso di Hwa Rang Do per disabili che ho occasione di studiare e di presenziare costantemente ho potuto vedere proprio questo: gli istruttori, con amore e dedizione, stanno cambiando se stessi ed anche ciò che insegnano per creare arte assieme ai ragazzi del Don Guanella; il programma di ciò che insegnano è vivo e loro si mettono in gioco in esso.
Di questo lascio la parola al responsabile Su Suk Sa Bum Nim Marco Mattiucci in uno dei prossimi appunti...
Continua...
Gualtiero Montesi, autore del presente appunto e referente della ONLUS SaveTheDreams per i rapporti e le attività con il Hwa Rang Do, è il papà di uno dei nostri studenti disabili di Hwa Rang Do presso la Congregazione dei Servi della Carità, dell’Opera Don Guanella a Roma.